La causa della dislessia è un problema psicologico
La dislessia e gli altri disturbi specifici di apprendimento hanno un’origine neurobiologica: ciò è stato evidenziato soprattutto con l’avvento di particolari tecniche di indagine, come le neuroimmagini e la risonanza magnetica funzionale e con studi condotti su soggetti gemelli.
La dislessia può essere alla base di problemi psicologici legati al senso di frustrazione e alla perdita di fiducia nelle proprie capacità.
Molti bambini dislessici possono accusare ansia da prestazione, scarsa autostima e depressione.
Spesso queste difficoltà possono essere manifestate con comportamenti disfunzionali quali, ad esempio, disturbare in classe, o con il rifiuto ad applicarsi nelle attività scolastiche o, nei casi più gravi, ad andare a scuola.
Con l’esercizio la dislessia scompare
In base agli studi effettuati, trattandosi di un disturbo a base neurobiologica, vi è ampio consenso sul fatto che il Disturbo permane anche nell’adulto: anche se molti dislessici imparano a leggere correttamente, continuano a leggere lentamente ed in modo non automatico.
Per un bambino dislessico è sempre molto utile leggere ad alta voce
La lettura ad alta voce è indispensabile all’interno di un programma riabilitativo che prevede esercizi mirati, secondo tempi e modalità ben definiti.
Invece è altamente consigliabile evitare la lettura ad alta voce in classe. Poiché per un bambino dislessico è molto faticoso leggere, la lettura ad alta voce può risultare un’esperienza estremamente frustrante quanto più aumenta la discrepanza in velocità e accuratezza di lettura tra il bambino dislessico ed i suoi compagni.
La dislessia è causata dalla scarsa motivazione alla lettura e allo studio
La scarsa motivazione alla lettura e allo studio possono essere una conseguenza della difficoltà specifica di lettura e scrittura.
A cura della dott.ssa Marta Sousa, psicologa dello sviluppo e dell’educazione
Ultimo aggiornamento: 29.10.2013